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Progetto Erasmu+ :Migrations d’hier et d’aujourd’hui,un ciment pour l’Europe.

L’ultima mobilità Erasmus a Montesarchio si è svolta dal 5 all’ 9 novembre presso la sede dell’Istituto “Enrico Fermi”. Scolaresche accompagnate dai docenti e provenienti dalla Francia, dalla Romania e dalla Germania  hanno lavorato insieme per  affrontare il tema della mobilità riguardante la Migrazione di oggi, all’interno del progetto Erasmus +“Migrations d’hier et d’aujourd’hui, un ciment pour l’Europe.”

I docenti Quarantiello, Di Notte, Sartori, Ricciardi, Guariglia, Luciano, Catauro, Iacono, Melillo, Cocozza sono stati coinvolti nelle varie  attività didattiche e di accoglienza.

Durante le attività cominciate il lunedì mattina  le scuole  hanno presentato dei power point riguardanti i   sistemi scolastici  e politici di ciascun paese , e  le loro tradizioni ed  costumi.  Il gruppo rumeno ha inoltre mostrato dei lavori di valutazione della mobilità che è stata realizzata in Romania in Aprile , e la fuga dei rumeni in Yugoslavia durante il regime comunista;  un momento emozionante perché si è parlato di una forma di emigrazione politica dovuta alla fuga dal paese dal sistema crudele e dittatoriale del Regime di Ceausescu. Il Danubio è stato presentato come la frontiera più insanguinata d’Europa a quel tempo.

I francesi hanno invece rappresentato la migrazione in Francia durante il XX secolo.

La seconda parte della mattinata ha visto gli allievi italiani con i loro compagni tedeschi, francesi e rumeni impegnati in laboratori  multimediali,  per la raccolta e la rielaborazione di immagini raffiguranti le ragioni per cui  i migranti sono indotti a partire, per poi confrontare la situazione del paese di partenza con quello d’arrivo.

La visione del film di Emanuele Crialese, La Porta d’oro, nella versione francese con sottotitoli inglesi, ha consentito agli studenti di entrare in contatto con una realtà migratoria che ci ha riguardato fino a poco tempo fa. Una storia che è la stessa di mille altre, quella di una famiglia meridionale che parte per l’America alla ricerca di un esistenza migliore.

Il martedì è stato dedicato alla selezione del poster raffigurante la seconda annualità del progetto, ogni paese ha partecipato alla selezione con una sua composizione . La giuria composta da un insegnante per ogni paese,  dalla Direttrice   del  CESVOB  Cristina Aceto, dalla rappresentante dell’associazione Donna, Brigida Abate , nonché dai rappresentanti del centro Migranti come la docente Cristina Cocozza  ed il senegalese Diallo Salle Colza Sidi  e presieduta dal Dirigente scolastico dell’Istituto Fermi , Giulio De Cunto, ha premiato  il poster realizzato dagli studenti italiani.

Il giovedì è stato dedicato all’incontro con due migranti, Soumaila Diawara, del Mali e Diallo Salle Colza Sidi, del Senegal. Il primo ha presentato il suo libro “Sogni di un uomo” , una raccolta di composizioni poetiche, in cui  parla della sua esperienza e del suo percorso . Il poeta ha sottolineato come la poesia sia stato uno strumento per uscire da una condizione di solitudine. https://www.youtube.com/watch?time_continue=29&v=vjKH6kNEHww

Gli alunni hanno avuto l’opportunità di porre diverse domande riguardanti il loro background, i motivi della loro partenza, le condizioni del loro viaggio in Italia e le difficoltà di integrazione e  di apprendimento della lingua. Queste testimonianze hanno anche evidenziato i contributi positivi apportati dalle migrazioni, sia in termini di arricchimento culturale che di arricchimento umano.

Gli immigrati ospiti hanno spiegato che  la diversità della razza non dovrebbe esistere, che non si discriminano  le persone unicamente per il colore della loro pelle o per la loro religione e che è necessario  imparare ad incontrare gli altri, ad  ascoltarli ad  aiutarli nelle loro difficoltà.

Gli ospiti hanno, inoltre, sottolineato l’ importanza di questi tipi di incontri nelle scuole come veicolo di diffusione di idee di comprensione e di accoglienza.

L’incontro è stato arricchito anche dalla testimonianza di Ispir Anca Nicoleta, una studentessa di origine rumena frequentante l’Istituto “Enrico Fermi”, che ci ha parlato del suo arrivo e della sua integrazione in Italia, un paese in cui si sente oggi a casa.

La lettura, su uno sfondo musicale, di un poema sulla migrazione, della  poetessa Antonella La Frazia ha completato l’evento: una lettura commovente che, grazie al peso delle parole e delle immagini, ha reso gli studenti consapevoli delle difficoltà dei percorsi dei migranti, un momento di emozione condivisa, come confermato dalla raccolta delle loro impressioni dopo la lettura.

L’ ultimo giorno, venerdì, sono stati installati dei pannelli espositivi di tutti i lavori svolti durante la settimana.

Il tutto si è concluso con una manifestazione canora  sul tema delle migrazioni odierne:gli studenti francese hanno cantato  “Là-bas”, di Jean-Jacques Goldman, i francesi e gli italiani hanno cantato  “The rital” di Claude Barzotti; i tedeschi hanno cantato “Tote Hosen”, del gruppo Europa,  ed infine i rumeni hanno cantato  “Vama Veche: nel paese in cui sono nato”.

Per quanto riguarda la scoperta del territorio gli studenti con i relativi partners hanno potuto ammirare la rocca di Montesarchio con il castello e la Torre,  lo splendore della reggia di Caserta, residenza della famiglia reale dei Borboni di Napoli, che fu progettata dall’architetto Vanvitelli  per competere con Versailles e  l’anfiteatro romano di Santa Maria Capua Vetere, nel quale pare abbia combattuto Spartaco

I workshop  e le varie attività di progetto sono  stati ripresi dalla  web-tv  “UserTV” di Monteserchio e dai ragazzi frequentanti il Liceo Scienze Applicate, indirizzo delle Arti e delle Tecnologie, all’interno del laboratorio di video-maker . Si  è trattato di raccogliere le esperienze degli insegnanti e  degli studenti dei vari paesi , le loro impressioni e le loro sensazioni relative al progetto stesso, ma anche all’ esperienze di vita che derivano dall’incontro dei giovani di quattro  diversi paesi dell’Unione europea.

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Pendant La Semaine Erasmus à Montesarchio les élèves ont participé à leurs premiers ateliers avec leurs camarades allemands, italien et roumains. Il s’agissait de réfléchir aux raisons du départ des migrants de leurs pays d’origine et de mettre en parallèle la situation d’un pays (ou d’une région) de départ (au regard de ces causes) et celle d’un pays (ou d’une région) d’arrivée de flux migratoires.

Un deuxième atelier a eu pour but de préparer les questions que les élèves poseront aux migrants lors de la rencontre du jeudi 08 novembre. Cette réflexion en petits groupes a été l’occasion d’échanges dans les différentes langues des pays partenaires.

Les élèves ont assisté à la projection du film “Golgen Door” de Emanuele Crialese.

Après avoir visionné le film, ils ont complété un questionnaire afin d’évaluer leur compréhension de l’histoire de ces migrants.

Dans un deuxième temps, ils ont finalisé les questions en anglais, en français et en italien afin de préparer l’interview des migrants, du jeudi.

Le mardi un jury constitué d’enseignants, d’élèves, de représentants d’association et du proviseur de l’institut Fermi a délibéré afin de sélectionner l’affiche qui illustrerait notre projet, parmi les quatre élaborées pour cette mobilité. L’affiche italienne a emporté tous les suffrages.

La journée de mercredi a été consacrée à la découverte culturelle de la région Campanie.  On a pu admirer la splendeur du palais royal de Caserte, résidence de la famille royale des Bourbons de Naples, et qui a été conçu pour rivaliser avec Versailles.  Nous avons également découvert l’amphithéâtre romain de Santa Maria Capua Vuetere (l’antique Capoue), le second plus grand amphithéâtre de tout le monde romain (derrière le Colisée de Rome), dans lequel Spartacus aurait combattu.

Le Jeudi 8 novembre les ateliers ont repris jeudi avec tout d’abord une interview par une webtélé ” UserTV” de Monteserchio et par la télévision du lycée. Il s’agissait de recueillir leur ressenti, relativement au projet lui-même mais aussi sur cette expérience de vie qui découle de la rencontre de jeunes venus de quatre pays de l’Union européenne.

Les activités se sont poursuivies par une lecture, sur fond musical, d’un poème sur la migration, par Antonella la Frazia, la poétesse l’ayant créé. Une lecture émouvante qui, par le poids des mots et des images, a su sensibiliser les élèves aux difficultés du parcours des migrants. Un moment d’émotion partagée, comme l’a confirmé le recueil de leur ressenti à l’issue de la lecture. Ils ont ensuite visionné des interviews de migrants préparé par les partenaires italiens.

Un autre moment fort de cette journée du jeudi a été la rencontre organisée avec deux migrants, Soumaila Diawara, originaire du Mali et Diallo Salle Colza Sidi, originaire du Sénégal.

Les élèves les ont interrogés sur leurs parcours, les raisons de leur départ, les conditions de leur voyage jusqu’en Italie et les difficultés de l’intégration, de l’apprentissage de la langue. Ces témoignages ont également fait ressortir les apports positifs procurés par la migration, tant en terme d’enrichissement culturel que d’enrichissement humain. Ils ont expliqué que nous devions toujours resté humain, que la diversité de la race ne devrait pas exister, que l’on ne peut pas diviser les gens uniquement par la couleur de leur peau ou leur religion . Il faut savoir aller à la rencontre des autres , les écouter , nous ne sommes pas tous les mêmes mais nous sommes tous humains. Il faut savoir aider les autres .

Pour eux, tout passe par les enfants car eux, n’ont pas peur d’affronter les choses , n’ont pas d’apprioris , ils sont à leurs âges capables d’avoir une ouverture d’esprit, d’où l’importance d’intervenir dans les écoles .

Soumaila Diawara, poète a écrit un recueil de poème” Sogni di un uomo” , il y parle de son expérience , de son parcours , pour lui la poésie lui a permis de sortir de la solitude.

Cet échange s’est également enrichi du témoignage de Ispir Anca Nicoleta, une élève d’origine roumaine scolarisée à l’institut Enrico Fermi, qui nous a fait part de son arrivée et de son intégration en Italie, pays dans lequel elle se sent aujourd’hui chez elle.

Le dernièr jour vendredi 9 novembre  a été consacrée à la mise en place des panneaux d’exposition restituant l’ensemble des photos montages relatifs aux raisons du départ.

Puis ils ont chanté des chansons sur la thématique des migrations d’aujourd’hui :

“Là-bas”, de Jean-Jacques Goldman, chantée par les élèves français.

“Le rital”, de Claude Barzotti, chantée par les élèves français et italiens.

“Tote Hosen”, du group Europa, chanté par les élèves allemands.

“ Vama Veche : Dans le pays ou je suis né”, chanté par les élèves roumains.

 

 

 

 

 

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