Il Prof. Ghiaccio incontra gli alunni del Liceo Scienze Umane e Opzione Economico Sociale
LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA GESTIONE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
(documento di aggiornamento pubblicato da SNLG a gennaio 2022)
In data 04.02.2022 le classi quarte e quinte dell’ indirizzo Scienze Umane e Scienze Umane economico-sociale dell’istituto hanno preso parte all’incontro col prof. Roberto Ghiaccio docente del corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche all’università Unifortunato di Benevento per illustrare alla platea di studenti le nuove Linee Guida sulla gestione dei disturbi specifici dell’apprendimento, alla cui stesura lui stesso ha partecipato.
Il prof. ha dato inizio all’incontro evidenziando la condizione di disagio e inadeguatezza in cui spesso si trovano i ragazzi con DSA, ovvero con disturbi nell’apprendimento che coinvolgono le abilità di lettura, di scrittura e di calcolo.
Stando a quanto è stato presentato, i disturbi specifici dell’apprendimento richiedono un setting d’aula coinvolgente e rispettoso della persona dell’alunno che vive tale condizione, perché è proprio il clima del contesto classe a fare la differenza, i professori solitamente sanno come agire, i compagni non sempre, infatti i più non riescono a provare empatia per il compagno che presenta difficoltà nel processo di apprendimento e si limitano a deriderlo, a insultarlo, alimentando in questo modo le sue insicurezze fino a giungere allo sviluppo di altre patologie, quali possono essere, come lui stesso ci ha raccontato dalle sue personali esperienze come medico, problemi legati all’abuso di alcool o all’alimentazione.
Questo ci ha portato a riflettere su quanto siano determinanti i nostri atteggiamenti nella vita degli altri e quindi sul tema della discriminazione che inconsciamente è presente in tutti noi e lo dimostriamo nei piccoli gesti o anche semplicemente nelle parole, utilizzando ad esempio appellativi legati alla disabilità in modo offensivo alterando il loro reale significato.
Dunque le Linee Guida che ci sono state illustrate ci invitano a favorire proprio l’inclusione scolastica e quella sociale: lo stesso professore Ghiaccio, affetto da dislessia, è la dimostrazione che queste mancanze non rappresentano una totale incapacità di apprendere e quindi per realizzarsi nella vita basta semplicemente sfruttare le soluzioni trovate, in questo caso parliamo dei cosiddetti “strumenti compensativi” che per l’appunto compensano la mancanza di determinate abilità. Ci riferiamo ad esempio ai dispositivi tecnologici, i quali favoriscono l’ascolto sostituendolo alla lettura. Relativo a questo, il professore ci ha portato l’esempio di un suo allievo il quale, pur non avendo mai letto un libro, è diventato chirurgo, a prova del fatto che le persone con DSA attraverso una metodologia di apprendimento differenziata possono essere alla pari degli altri.
Ha poi proseguito l’incontro illustrandoci la complessità dell’organo più importante del nostro corpo: il cervello. Riguardo cui ha sottolineato quanto sia importante alimentarlo ogni giorno poiché, in particolare tra i 14 e i 23 anni, esso tende ad atrofizzarsi, evidenziando che spesso causa di ciò è proprio l’uso spropositato che soprattutto i giovani fanno dei dispositivi elettronici.
Dunque, alimentare il cervello significa non cessare mai di dedicarsi alla lettura in quanto come lui stesso ha affermato “nessuno nasce per leggere e scrivere” ed è fondamentale prendere consapevolezza del fatto che non è un’abilità presente in tutti. In merito a ciò ha anche citato una frase molto significativa la quale invitava a riflettere, quando leggiamo, non solo su ciò che stiamo leggendo ma sul fatto stesso che siamo dotati di questa grande capacità.
A questo punto ha concluso l’incontro mettendo in luce il grande valore del rispetto e della comprensione. Rispetto intenso come principio fondamentale affinché ci si possa immedesimare nell’altro e di conseguenza comprendere ciò che sente e prova dentro di sé. Provare empatia e non compassione, come molto spesso siamo portati a fare, permette a persone con DSA di abbattere ansie e paure contro cui combattono costantemente, ed è questo l’unico modo attraverso cui possiamo garantire loro una vita serena.
