Home » Fermi News » Cos’è la vita in carcere?

Se vuoi la sicurezza totale, vai in galera. Ti danno cibo, vestiti, cure mediche e così via. La sola cosa che ti mancherà… è la libertà”.

Questa celebre frase di Eisenhower ci fa riflettere, soprattutto dopo la visita che noi ragazze delle classi 4G e 4F del liceo delle Scienze Umane abbiamo fatto venerdì, otto aprile, presso il carcere di Benevento.

L’esperienza è stata toccante: abbiamo incontrato cinque detenuti che ci hanno raccontato la loro storia. Quasi tutti, detenuti precedentemente in altri istituti, ritenevano questa struttura la migliore in assoluto. Ai loro racconti si alternavano le nostre numerose domande. Eravamo spinte da tanta curiosità e dalla voglia di scoprire una realtà diversa dalla nostra. Si può dire che sia stata una “chiacchierata” senza alcun disagio, che ci ha fatto conoscere esperienze per noi inusuali.

carcere_capodimontePurtroppo, non tutti hanno avuto il coraggio di parlare delle vicende che li hanno condotti in carcere, solo una signora l’ha fatto apertamente. Il suo racconto è stato chiarificatore e ci ha aiutato a comprendere che ci sono diverse ragioni per cui una persona commette un reato, infrangendo la legge. Lei si giustificava dicendo di averlo fatto per amore, ammettendo di aver sbagliato. Il suo racconto ci é servito a comprendere che il motivo per cui si sbaglia é dovuto soprattutto all’istinto.

La cosa brutta é che questi errori vengono commessi in età adolescenziale. Quasi tutti i detenuti hanno raccontato che stavano in carcere da anni, da quando erano dei ragazzini. Ammettendo la loro colpa, si pentivano per ciò che avevano fatto, in quanto non potevano più tornare indietro per rimediare. Tutto quel tempo speso in prigione era solo tempo sottratto alla loro vita. Quel tempo l’avrebbero potuto utilizzare andando a scuola o a lavorare, uscendo con gli amici, ballando, divertendosi, creando anche una famiglia o rendendosi utili alla società. Sono tutti questi aspetti che fanno  l’uomo felice e libero. Se pur banali, questi elementi vengono considerati dai detenuti le cose più importanti che rendono vivo l’uomo.

Dopo la “chiacchierata”, abbiamo visitato la struttura penitenziaria, paragonabile ad una città in miniatura. I detenuti possono usufruire, infatti, di numerosi servizi come la lavanderia, la cucina, la palestra, il teatro e la scuola. Dedicano una parte del loro tempo a diverse attività: studiano, cucinano, fanno sport, cuciono e si dedicano ad altri lavoretti, riuscendo a guadagnare qualche soldo in più da mandare eventualmente alla famiglia. Tutte queste attività sono utili in quanto rieducano il detenuto e gli offrono la possibilità di reintegrarsi all’interno della società, una volta uscito dal carcere.

C’è da dire che questo aspetto è stato criticato da alcune nostre compagne, poiché erano contrarie al fatto che i detenuti avessero tutte queste opportunità, nonostante i reati commessi. Dobbiamo comprendere, però, che se pure i detenuti possano godere di tutte queste agevolazioni, non potranno, per il tempo che rimarranno nella struttura carceraria, assaporare la libertà, quella che ci rende vivi!

Senza libertà, l’uomo è come una bestia tenuta in cattività. I grandi intellettuali lo hanno da sempre affermato. Gibran diceva: ”La vita senza libertà è come un corpo senza spirito”, quindi una sorta di vegetale senza la sua parte essenziale. Ancora, Montesquieu affermava: “La libertà è quel bene che ti fa godere di ogni altro bene”. I detenuti, quindi senza libertà, non godono di alcun bene e scontano la punizione più grande: il non essere indipendenti, non poter realizzare tutti i loro sogni. Possono solo sognare la libertà, ma poi si risvegliano e si ritrovano a vivere quell’incubo che, purtroppo, corrisponde alla loro quotidiana realtà.

La pena inflitta ai colpevoli non deve riprodurre il male generato dal delitto stesso…  L’unico sentimento utile a educare i colpevoli a non ricadere negli errori già compiuti è *il salutare terrore* provocato dall’esemplarità della pena”. (Calamandrei)

 

Virginia Cecere IV G L.S.U.

 

 

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