Risale a pochi giorni fa la notizia che ha  turbato tutto il mondo: “Papa Benedetto XVI presenta le dimissioni.” 

Il Santo Padre ha stupito tutti con questo suo annuncio.  Ha dichiarato: “Fratres carissimi, …conscientia mea iterum atque iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires meas ingravescente aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque administrandum“.

Con il suo discorso, rigorosamente in latino,il Papa  ha spiegato le sue ragioni al mondo. I Cardinali presenti al suo discorso sono rimasti di sasso, come i tanti fedeli che hanno appreso la notizia. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, reputa coraggioso il gesto di Benedetto XVI.  

Solo pochi fidati collaboratori, tra cui il cardinale Sodano, erano a conoscenza delle intenzioni del Papa. Nel XIII secolo un altro coraggioso Papa diede le dimissioni, Celestino V, “Il Papa del rifiuto” che, probabilmente, Dante riconosce tra la folla degli ignavi, accusandolo di viltà, “Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,vidi e conobbi l’ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto”.

Il frate Pietro Angelerio del Morrone fu eletto al soglio pontificio nel 1294 con il nome di Celestino V e rassegnò poco dopo, clamorosamente, le dimissioni […spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della plebe (di questa plebe), al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta…].  

La storia sembra ripetersi. Sebbene la storiografia non sia chiara sulla vicenda umana di Celestino V, si sa che fuggì per raggiungere Sant’Onofrio, fu catturato e consegnato al nuovo Pontefice, Bonifacio VIII,che lo rinchiuse tra le mura del castello di Fumone.

Vicende diverse quelle dei due Papi ma sicuramente con molti punti di contatto. Oggi ,come allora, sia la Chiesa che lo Stato vivono un periodo di profonda crisi. È pura coincidenza che Benedetto XVI, nel 2010, ha visitato proprio la tomba di Celestino V?  O dobbiamo credere alla profezia  secondo la quale Benedetto XVI sarà il penultimo Papa prima della distruzione di Roma?

 Pasqualina Falzarano IV B (liceo socio – psicopedagogico)