“Ad opera del linguaggio è sorta una comunanza, una comunanza del sapere e quindi del volere mai prima esistita”. E’ proprio questa massima di Konrad Lorenz, a riassumere in modo efficace lo spirito che ha animato l’Istituto Fermi la mattina di Sabato 05/12.

Per un’idea di un nostro ex docente, Prof. Alessio Mongillo, ora in servizio al Galilei di Benevento, alcuni degli alunni delle classi IV B, V A, e V E ad indirizzo scientifico, sono stati coinvolti nella presentazione di alcuni esperimenti afferenti alle idee galileiane. Gli alunni del Fermi hanno accolto, in tal modo, due classi dell’I.S. Galilei  di BN: ciò è stato possibile grazie alla disponibilità del Prof. Giulio De Cunto e della Prof. Grazia Ermelinda Pedicini, rispettivamente dirigenti del Fermi e del Galilei, nonchè all’impegno degli studenti coadiuvati dalla Prof.ssa Concetta Bortone.

Tra gli esperimenti, citiamo il pendolo, la circonferenza brachistocrona, il piano inclinato ed il cronografo ad acqua. Per realizzare gli stessi, si è utilizzati degli strumenti appositi, in possesso dell’Istituto Fermi, che negli scorsi anni ha investito nel loro acquisto: soldi ben spesi, che facilitano enormemente la trasmissione del sapere, in quanto permettono di trovare un riscontro pratico della teoria, che talvolta potrebbe apparire noiosa e oscura.   E’ proprio partecipando a questi incontri, che si trova un modo alternativo per interagire con gli altri, per incarnare a tutti gli effetti l’”uomo animale sociale” di Aristotele e per creare una sorta di corrispondenza con gli altri Istituti.

Se è vero, infatti, che “l’unione fa la forza”, uscire fuori dalle proprie barriere, è certamente un modo per arricchire il proprio bagaglio culturale e sentirsi partecipi di una realtà più vasta e multiforme. La scuola, quindi, riesce ad essere educatrice di vita, a fare in modo che i ragazzi sviluppino delle competenze in molti ambiti. Per esporre un esperimento, ad esempio, non basta essere eruditi al riguardo perchè bisogna anche essere in grado di attrarre l’attenzione di chi ascolta, mettendo da parte ogni forma di timidezza o paura.

L’incontro di sabato, è stato quindi molto produttivo e ha messo in evidenza quelle che sono le caratteristiche della buona scuola. Lo ha dimostrato lo striscione portato dagli alunni del Galilei, i quali a toni rossi hanno fatto risaltare la scrittura “Fermi e Galilei/la scuola che vorrei”, ponendo le basi per un vero e proprio gemellaggio.

Di Annamaria Pia Clemente

Le foto dell’incontro:

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