Home » Fermi News » Gli studenti dell’Enrico Fermi a lezione di letteratura

Articolo pubblicato su Il Caudino il 16 aprile 2015

 
 

liceoscientificoNella mattinata del 15 Aprile, gli studenti delle classi quarte dell’Istituto Enrico Fermi di Montesarchio hanno incontrato presso l’Aula blu il professor Angelo Roncoroni, esperto di didattica della letteratura italiana e latina, nonché autore di numerosi testi per la scuola.

 

L’incontro è stato introdotto dal Preside dell’Enrico Fermi, professor Giulio de Cunto, il quale ha presentato l’emerito conferenziere lombardo.

 

Roncoroni ha esordito ringraziando la folta platea di docenti e discenti, ha raccontato alcune esperienze maturate durante l’insegnamento in un liceo classico del nord, spiegando come è nata in lui la passione per la stesura dei libri scolastici.

 

L’incontro incentrato sul tema: “Che cosa rimane di loro, di noi e della letteratura” era finalizzato ad un’analisi dei metodi di insegnamento della letteratura italiana e latina oggi.
Il professor Roncoroni ha iniziato affermando l’importanza di leggere gli autori classici della letteratura italiana, citando l’autore Gian Luigi Beccaria, il quale nel suo libro: “Per difesa e per amore, la lingua italiana oggi” spiega a cosa servano i testi letterari.

 

Il docente ha proseguito presentando il tema in generale, ha citato alcuni autori come la scrittrice americana Martha Nussbaum, che nel saggio: “No per profitto”, propone l’importanza delle umane litterae nella formazione personale dello studente.

 

L’illustre conferenziere ha ribadito il valore della cultura umanistica come strumento alla vita, in quanto insegna lo spirito critico e come reagire alle altre culture.
Roncoroni ha altresì aggiunto che la letteratura ha una grande utilità solo se va insegnata in modo adeguato, citando lo scrittore di origine bulgare Tzvetan Tordov, e ricollegandosi al suo saggio “La letteratura in pericolo”, ha affermato che gli studi letterari offrono validi strumenti per capire se stessi e il mondo, forniscono un criterio del bello e del gusto, dando anche numerosi correttivi alla società.

 
Il docente ha rivelato come imparare a scrivere leggendo la letteratura, ha esortato gli studenti ad esercitarsi sulle opere del passato per operare nel presente, poiché come il presente, anche il passato ha una sua legittimità e la cosa importante sta nell’attualizzarlo.

 

Bisogna cercare nel passato delle categorie che permettano allo studente di capire; in merito a ciò ha citato il libro di Mariangela Galatea Vagli, “Didone.. per esempio”.
Roncoroni prima di terminare, ha letto e riflettuto su alcuni passi famosi: di Catullo, della Tregua di Primo Levi, del Palomar di Italo Calvino, del Don Chisciotte di Miguel De Servantes, dei Promessi Sposi di Manzoni ed infine dell’immancabile Divina Commedia di Dante.

 

Opere che, a suo giudizio, insegnano ad argomentare ed affrontare le prove della vita; consigliando gli studenti presenti a leggerli.
Il testo ha un grande valore esemplare e la letteratura non serve solo ad imparare a scrivere ma a comprendere tutte le funzioni strumentali, ad argomentare, sostenere cause ed esprimere il senso delle cose.

 
 

Denise Ciardiello
IV B Scienze Umane – Istituto Fermi Montesarchio

 
 
 

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