Home » Fermi in foto » DECATHLON DEL “FERMI”

Ore 12:30, nel piazzale antistante l’Istituto “ Fermi” sono radunati i maturandi. E’ tutto pronto: inizia così il decathlon.

 

bandiera-greciaNei bus si respira un’aria di fresco entusiasmo ed euforia per quella che sarà l’ultima avventura degli indimenticabili “tempi del liceo”. Cinque ore separano Montesarchio da Brindisi e i ragazzi dalla loro routine. Dalla terra al mare, i nostri giovani si ritrovano a solcare l’Adriatico, ad accoglierli l’alba di Igoumenitsa. Tornante dopo tornante, salita dopo salita, si passa dal comune allo straordinario, dalle montagne alle meteore. Ed è proprio a Kalambaka che il decathlon trova la sua terza tappa: come suggerisce lo stesso nome- le meteore- monumentali falesie di arenaria, conciliano cielo e terra attraverso singolari monasteri ortodossi edificati con la sola forza della fede e lo spirito di sacrificio. I reperti dell’antica Acropoli di Delfi fanno da sfondo alla quarta tappa del decathlon, sito archeologico famoso per l’oracolo di Apollo, il cui responso era rivelato a  Pitia e interpretato dai sacerdoti. L’escursione nella città dell’Acropoli dura alcune ore: il percorso si fa sempre più duro e, sotto il cocente sole greco, i ragazzi non vedono l’ora di mettere qualcosa sotto i denti; dovranno attendere l’arrivo in albergo ad Atene per soddisfare questo desiderio.

 

La magnifica culla della civiltà greca, Atene, ha rivelato a poco a poco le sue bellezze; quello tra i ragazzi e l’antica città non è stato di certo un amore a prima vista. I primi scorci rivelatisi ai loro occhi risultano duramente provati dalla crisi, sebbene il fascino dell’antichità non sia stato compromesso.  Syntagma, la Placa, Monastiraki, sono piazze le cui architetture nulla hanno da invidiare ad altre metropoli europee. L’Acropoli, quinta tappa del decathlon, mostra la grandezza del passato, spettacolo senza tempo dove – dietro ad ogni scalino- si cela un mito. Passo dopo passo, tra rocce ed alberi, agli occhi dei ragazzi appare la struttura imponente del Partenone, in parte nascosta da impalcature e gru. Sfortunatamente, il monumento non si rivela in tutto il suo splendore a causa della sua travagliata storia: incendiato e restaurato più volte, il tempio è un grande mosaico dell’identità del popolo greco, tra dominazioni e rivoluzioni.

 

Il museo archeologico di Atene racchiude al proprio interno la massima sintesi dell’arte greca antica. I frontoni, le statue e i vasi, sebbene all’epoca fossero un semplice aspetto del quotidiano, ai nostri giorni appaiono rivestiti da una bellezza intramontabile. Accompagnati dalla musica folkloristica. Gli alunni raggiungono l’istmo di Corinto: giusto il tempo di qualche foto- ricordo e si riparte.

 

Epidauro ospita il teatro meglio conservato dell’architettura ellenica, noto in tutto il mondo per l’eccellente acustica. L’unica ad avere avuto il privilegio di esibirsi in quel luogo, al centro dell’orchestra, è stata Maria Callas. Dopo qualche decennio , a prendere il testimone è Francesco Lista, degno erede della tradizione canora caudina. La visita prosegue nella città di Micene, dove sono conservati il Tesoro di Atreo, noto anche come la Tomba di Agamennone, e il portale dei leoni che introduce all’antica città edificata in posizione strategica per controllare il territorio sottostante.

 

Nonostante sia un piccolo centro, Olympia resta uno dei luoghi più suggestivi soprattutto per le bellezze paesaggistiche. Ed è questa la penultima tappa del decathlon. Il sito, patrimonio dell’UNESCO, racchiude i ruderi dei luoghi dove, un tempo, sono state svolte le prime olimpiadi (776 a.C) il cui scopo principale era quello di sospendere ogni ostilità tra le polèis. Nello stadio in cui un tempo gareggiavano i più grandi atleti del Peloponneso, si sono sfidati alunni e professori. Sicuramente l’aspetto che ha colpito di più è stata la divisione tra stadio maschile e femminile: emblema della condizione della donna presso gli antichi. Dell’esperienza in Grecia rimarranno il tempo trascorso con gli amici di una vita e le follie incancellabili dell’ultima gita dei tempi del liceo. Una meravigliosa avventura che però si è mostrata a tratti stressante per le numerose ore trascorse in viaggio e per la cucina locale, tanto differente da quella italiana.  La Grecia è un paese ricco di storia e di orgoglio, da sempre fonte di ispirazione per tutte le culture e le civiltà europee. La crisi e il disagio attuale hanno senza dubbio corroso l’armonia e la perfezione del suo volto: a distanza di una fermata di metro, ad Atene, convivono passato e presente, povertà e sfarzo, caos e ordine.

 

A Patrasso termina, con una nota uggiosa, il decathlon dei nostri eroi, malinconici ma desiderosi di tornare in patria.

 

Miriam, Giuseppe, Antonio, Lucia, Angela, Francesco e Carla  (alunni di classe quinta).

 

L’album completo alla pagina Facebook

 

Alcune foto del viaggio:

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