Un’insolita lezione per gli alunni del Fermi
“Il carcere raggiunge gli obiettivi se tutte le parti funzionano, qui vedrete tutte le parti che compongono il carcere”.
Con queste parole la dottoressa Palma, direttrice della casa circondariale di Contrada Capodimonte a Benevento, ha accolto, il 6 febbraio , gli studenti delle classi quarte A/B e quinta A che frequentano il Liceo delle Scienze Umane presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Enrico Fermi di Montesarchio, accompagnati dai docenti, Angela Rossi, Marisa Pisano, Antonio Vassallo e dal preside Giulio De Cunto.
Gli studenti, curiosi ed interessati, hanno avuto la possibilità di conoscere concretamente una realtà sociale diversa da quella che vivono o apprendono dai libri, grazie ai vari operatori della struttura carceraria.
I liceali hanno incontrato gli agenti della polizia penitenziaria, un’educatrice, una psicologa e una consulente ambientale che svolgono il ruolo fondamentale di assistere psicologicamente i detenuti e seguirli durante le varie attività che possono svolgere, tra le quali il corso quinquennale di scuola alberghiera che fornisce un diploma, quello di moda e abbigliamento. Queste attività rivelano lo scopo del carcere italiano che, come afferma il noto psichiatra Andreoli, “deve svolgere un ruolo di rieducazione e avere, dunque, le caratteristiche delle istituzioni educative”. Tale idea è stata ribadita anche dai funzionari del carcere “la pena restituisce alla società persone migliori”.
Oltre alla visita delle strutture destinate alle varie attività, la cucina, la sartoria, le classi e la biblioteca, l’iniziativa ha permesso ai giovani di incontrare i detenuti che hanno raccontato le proprie esperienze passate e come, grazie all’istituzione carceraria, scontano le proprie condanne, assistiti da un valido staff, esprimendo gratitudine e, soprattutto, speranza per un futuro reinserimento nella società. Per i giovani non è stata una comune uscita didattica ma un’esperienza formativa, un momento di riflessione sul valore della libertà e sul significato vero del carcere.
Carmela Iodice V A Liceo Scienze Umane