Non esiste uomo folle al punto di preferire la guerra alla pace. In pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono invece i padri a seppellire i figli.
(Erodoto)

Il Comune di Montesarchio, a cento anni dalla ”Grande Guerra”, commemora i caduti della Valle Caudina con una serie di conferenze, nella Biblioteca Comunale.

Gli studenti dell’I. I. S.  “E. Fermi di Montesarchio” rispondono, con entusiasmo, alle iniziative proposte dal Comune e dal Forum Giovanile, attivandosi per valorizzare il patrimonio della memoria storica nel centenario della I Guerra Mondiale, non solo presenziando agli incontri, ma anche fornendo ulteriori documentazioni e testimonianze relative ai caduti e ai reduci della Valle Caudina.

Sabato 28 marzo, alle ore 10, gli allievi dell’I. I. S. E. Fermi, insieme ad altre scolaresche del I Circolo Didattico  di Montesarchio hanno partecipato all’incontro,tenutosi nella Biblioteca al fine di confrontarsi, riflettere, condividere, contribuendo con le loro ricerche e approfondimenti, sul territorio della Valle Caudina, a rendere sempre più vasto e dettagliato il patrimonio di memoria storica, da conservare, relativo al contributo fornito dagli abitanti della zona, alle vicende belliche del 1915/18.

Le narrazioni e le testimonianze, prodotte dai vari relatori, hanno commosso i presenti rievocando, non solo le difficili condizioni di vita dei soldati al fronte, ma anche lo smarrimento di quelle giovani esistenze sradicate dai loro luoghi di origine e catapultate in una realtà così atroce e avversa.

La paura della morte incombente si accompagnava alle sofferenze per l’esposizione al gelido clima e la difficile vita di trincea con equipaggiamenti non idonei.

L’essere circondati da persone di cui non comprendevano il linguaggio rendeva ancora più struggente il ricordo e la nostalgia dei luoghi natii e degli affetti lontani.

Gli allievi dell’Istituto Fermi hanno realizzato un filmato illustrante sia momenti di vicende, vissute da alcuni dei “piccoli individui” (dai fogli matricolari, reperiti, si evince che l’altezza dei soldati caudini, per la maggior parte, non superava m. 1,60 e molti non sapevano leggere e scrivere) che hanno combattuto durante la Grande Guerra, sia testimonianze relative all’esistenza dei familiari di alcuni caduti del nostro territorio. Nel cortometraggio sono stati mostrati alla platea: i monumenti che ogni singolo comune della Valle Caudina ha dedicato ai propri martiri, diverse cartoline e foto spedite dal fronte, alcune delle oltre mille lettere costituenti la corrispondenza fra Michele Taddeo e sua moglie.

La visione è stata conclusa dalla seguente citazione:

“Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l’individuo. Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia. Si distacca da tutti i trattati e da tutte le convenzioni che lo legano agli altri Stati, ammette senza timore la propria rapacità e la propria sete di potenza, che l’individuo è costretto ad approvare e a sanzionare per patriottismo.”
(Sigmund Freud)

Gli alunni dell’archivio storico “ E.Fermi”