Home » Fermi News » Il Liceo Enrico Fermi “valo-rizza” un’eccellenza campana

Gli alunni partecipano ad una conferenza per la valorizzazione di un prodotto conosciuto a livello internazionale.

 

Nell’ambito del progetto educativo  d’Istituto: Alla ricerca del gusto perduto mangio bene … vivo meglio! La strada dell’olio: dall’albero …….. alla buona salute! , lo scorso 20 Marzo alcune classi del liceo Enrico Fermi di Montesarchio si sono recate presso gli stabilimenti dell’Industria Olearia Mataluni, per partecipare all’appuntamento conclusivo del progetto   “VALO-RE” (Valorizzazione di reflui oleari per la formulazione di alimenti funzionali e per la produzione di bioenergia) a sottolineare l’orgoglio dell’intera scuola per un’attività imprenditoriale che seppur nata a livello locale, a pochi passi dalla scuola, ha saputo sbandierare orgogliosamente le proprie capacità, giocando un ruolo fondamentale nel mercato mondiale.

 

Il progetto ha riservato un posto d’onore all’attenzione dei più giovani per promuovere, tra i  protagonisti della futura realtà economica, il bisogno di un’olivicoltura razionale, che rispetti l’ambiente e la conoscenza di utilizzi diversi dei reflui oleari.

 

L’evento ha mosso la curiosità di molti perchè gli ospiti hanno relazionato non solo sulle possibili implicazioni del prodotto che ha reso l’industria famosa a livello mondiale, ma soprattutto sul recupero della sostanza derivante dalla lavorazione delle olive. Il progetto infatti nasce dall’urgente bisogno di trovare soluzioni alternative nella gestione delle acque di scarto dell’industria olearia, convertendo un refluo altamente inquinante in una risorsa da sfruttare.

 

I partecipanti hanno ricevuto l’accoglienza di Biagio Mataluni, Presidente degli Oleifici Mataluni-Olio Dante SpA, che, insistendo sul concetto di cooperazione, ha sottolineato: “Sono soddisfatto della partnership con i diversi attori del territorio nell’ambito del progetto. Spero che si ottengano sempre crescenti e continui risultati da attività come questa, volte cioè all’innovazione del settore”. Successivi gli interventi di Giancarlo Pepe, coordinatore del progetto per Coldiretti Benevento; Maria Savarese, Responsabile Centro di ricerca Oleifici Mataluni; Chiara Schiraldi, Dipartimento Medicina Sperimentale Seconda Università di Napoli; Amleto D’Agostino, BioTekNet; Giuseppe Brillante, Direttore Coldiretti Benevento.

 

Dalla discussione è emerso che lo smaltimento delle acque di vegetazione, derivanti dalla lavorazione delle olive in frantoio, costituisce un problema rilevante per il settore oleario, “anneriva ciò che di più verde si potesse ammirare” ha affermato Giancarlo Pepe. Attualmente l’unica soluzione risiede nello spandimento su suolo agricolo che, a causa della stagionalità e dei numerosi vincoli territoriali, genera diverse ripercussioni ambientali.

 

“Le attività del progetto, con le quali si è giunti a estrarre composti bioattivi dalle ricche cultivar del territorio (Ortice ed Ortolana) – spiega Maria Savarese, Responsabile del Centro di ricerca degli oleifici Mataluni – sono volte al miglioramento della capacità estrattiva della componente fenolica ed organica dagli scarti, e alla loro conseguente valorizzazione nell’industria alimentare, mediante la formulazione di alimenti funzionali arricchiti in antiossidanti”. I reflui oleari, inoltre, sono stati utilizzati anche per il recupero di acqua purificata, da re-impiegare per diversi processi industriali, quali il lavaggio delle olive e degli impianti.

 

“Le attività divulgazione sul progetto, organizzate dalla Coldiretti Benevento – afferma Giuseppe Brillante, Direttore Coldiretti Benevento – hanno abbracciato tutte le province campane, affinché le innovazioni e le tecnologie sperimentate nell’ambito del progetto possano rappresentare un supporto per fare olivicoltura di qualità nella nostra regione e soprattutto nel nostro territorio, tenendo sempre a mente che l’olio extravergine di oliva costituisce l’alimento base della dieta mediterranea, inserita dall’Unesco nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”.

 

Il progetto, finanziato nell’ambito della misura 124 del PSR Campania 2007/2013, ha avuto come soggetto capofila l’Industria Olearia Biagio Mataluni e come partner la Coldiretti Benevento, il Frantoio Oleario Zampelli Roberto, l’Azienda Agricola Gelsomina Cicchiello,  l’Azienda Agricola Torre a Oriente, il Centro Regionale di Competenza in Biotecnologie Industriali BioTekNet ed il Dipartimento di Medicina Sperimentale della Seconda Università di Napoli.

 

Successivamente gli alunni hanno visitato l’impianto pilota con la guida di  Salvatore Falco, Responsabile Processi Produttivi Oleifici Mataluni, sperimentando praticamente ciò che i mentori avevano sapientemente illustrato.

 

La partecipazione del Liceo di Montesarchio testimonia la massima attenzione alla formazione completa dell’alunno, non solo in ambito scolastico e teorico,  ma anche in quello lavorativo. Il confronto con personalità ormai affermate ha sollecitato  la volontà di uscire da un contesto chiuso e ristretto, orientando le aspettative future alle richieste di un mondo che sembra accettare i grandi sogni più che i grandi progetti.

 

A cura di Gemma Izzo IV B Liceo scientifico

 

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