Visita a Santa Maria Capua Vetere
Il giorno 17 Dicembre 2014 noi ragazzi della 1°B liceo scientifico dell’Istituto “Enrico Fermi” di Montesarchio, ci siamo recati insieme agli alunni delle classi 1°A, 1°C e 1°D liceo scientifico, a Santa Maria Capua Vetere per visitare i diversi siti storici dell’antica città: l’Anfiteatro Campano, il Mitreo, il Museo campano e il Museo dei Gladiatori.
Appena scesi dal pullman ci siamo diretti verso la nostra guida che ci ha accompagnato in visita ai vari luoghi. La prima tappa dell’itinerario è stata il Museo Campano, che riprende la storia dalla preistoria fino al periodo ellenistico. Esso è uno dei musei più importanti della Campania ed è strutturato in 32 sale di esposizione, 3 cortili ed un ampio giardino.
Questo Museo conserva la più importante collezione mondiale di Matres Matutae (Madri di Capua) che è la testimonianza di un particolare culto indigeno dedicato alla fertilità e appunto alla protezione della madre.
I primi ritrovamenti furono effettuati casualmente nel 1845 dove vennero ritrovati i resti di un altare e statue in tufo. In seguito vennero compiuti scavi archeologici che restituirono i resti di una vasto santuario testimoniati da numerose terracotte e da oltre 150 statue di varie dimensioni che raffigurano donne sedute con uno o più neonati tra le braccia. Il museo ha in esposizione sculture in marmo e calcare, affreschi e mosaici.
La seconda tappa è stata il Mitreo dedicato al culto del dio persiano Mitra. Fu costruito tra il II e il III secolo d. C. Esso è caratterizzato da un’aula sotterranea la cui collocazione era necessaria in modo che non venisse facilmente raggiunto dagli stranieri.
Sulla parete di fondo, sopra l’altare, è dipinto un affresco raffigurante Mitra che afferra il muso del toro, animale sacro, per immobilizzarlo e colpirlo alla gola con il pugnale tenuto nella destra. Il toro bianco è ritratto in una smorfia di dolore e con le zampe piegate. Ai lati sono presenti due portatori di fiaccole armati di arco e frecce. In basso a sinistra è rappresentato un uomo con la barba blu che simboleggia il mare. Nel cielo sono presenti, a sinistra, il Sole con mantello rosso e corona, e a destra la Luna, caratterizzata dalla falce e dai lunghi capelli.
Dopo aver visitato il Mitreo ci siamo incamminati verso l’anfiteatro campano. Quest’ultimo è un anfiteatro di epoca romana secondo per dimensione solo al Colosseo. La struttura esterna disponeva di 4 piani di altezza complessiva di 46 metri, tutti di ordine tuscanico. I tre piani inferiori constavano di 80 arcate ciascuna di travertino e le chiavi d’arco erano ornate con busti di divinità che rappresentavano i diversi settori.
L’anfiteatro aveva una capienza di circa 60.000 persone, era gratuito e aperto a tutti. Gli spettacoli impegnavano il pubblico per l’intera giornata. Inizialmente combattevano le gladiatrici, che simulavano dei veri incontri, poi nel pomeriggio combattevano i gladiatori, gli schiavi e gli animali. Tutti questi spettacoli erano finanziati dall’imperatore.
Nei pressi dell’anfiteatro si trova il Museo dei Gladiatori, dove è visibile un modello dell’anfiteatro che riproduce l’edificio nel suo aspetto originario e in quello attuale.
Nella prima sala sono esposte tre delle chiavi d’arco che decoravano l’esterno del monumento. Nella seconda sala è stata realizzata una ricostruzione dei gradini della cavea e la riproduzione di uno dei vomitoria, ossia degli accessi alla cavea, insieme a numerosi altri frammenti architettonici e scultorei e ad alcuni rilievi, raffiguranti scene di sacrificio e una rappresentazione dell’anfiteatro durante i lavori di costruzione.
Con questa visita guidata tutti noi abbiamo avuto l’opportunità di apprendere con interesse e divertimento contenuti storici, architettonici e religiosi.
Alunni classe 1B liceo scientifico