Vatican Girl

Quarant’anni dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi sono state riaperte le indagini. La sparizione della giovane ragazza, cittadina del Vaticano, si verificò il 22 giugno del 1983 mentre Emanuela stava tornando a casa. L’avvenimento divenne uno dei casi più conosciuti e importanti della storia italiana e vaticana. Emanuela, uscita dalla lezione di musica, chiamò da una cabina telefonica la sorella maggiore riferendole che un signore l’aveva trattenuta per offrirle un lavoro di volantinaggio; la sorella le suggerì di rifiutare la proposta ma la ragazza decise di incontrare nuovamente quell’uomo. Secondo le testimonianze di una sua amica, Emanuela non riuscì a prendere l’autobus poiché troppo affollato, e da quell’istante non si ebbero più sue notizie. Non vedendola tornare, la famiglia cominciò ad allarmarsi e immediatamente chiese aiuto alle autorità. Roma e città del Vaticano vennero tappezzate di foto della giovane scomparsa. Le indagini subirono, nel corso del tempo, tanti cambiamenti e coinvolgimenti che chiamarono in causa lo Stato Italiano, lo Stato Vaticano, l’Istituto per le opere di religione, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti di diversi Stati, nonché la Banda della Magliana e alcune organizzazioni terroristiche internazionali. Il caso è stato chiuso nel 1997 per mancanza di prove, ma è notizia di qualche giorno fa la riapertura delle indagini per volere della magistratura Vaticana.  Infatti negli ultimi tempi le novità sono state molteplici, ma ciò che ha scosso maggiormente l’Italia intera, è stata la ripresa delle ricerche a seguito della morte di Papa Ratzinger.

Si tratta di una coincidenza o forse no?

Questo dubbio è stato posto dalla dichiarazione del fratello della ragazza convinto che Ratzinger sapesse qualcosa in merito alla sparizione della sorella. La pista più probabile porta alla banda della Magliana, tanto che l’archivio vaticano venne riaperto in seguito alle dichiarazioni dell’ex amante del boss della Magliana, Sabrina Minardi. Purtroppo, tutte le possibilità analizzate fino ad ora non hanno mai portato a una concreta conclusione, si spera di poter finalmente ricevere giustizia e non rimanere nuovamente in una bolla senza nessuna conclusione. 

A conferma della curiosità suscitata da tale vicenda, grazie alle informazioni ricevute nel corso degli anni, Netflix ha pubblicato una docu-serie di quattro puntate, tra le più viste sulla piattaforma streaming intitolata “Vatican Girl”.

Articolo e immagine a cura di Cecere Amanda e Finelli Erica

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