Alice Urciuolo ed il suo libro “Adorazione”

Scrittrice e sceneggiatrice italiana nata a Priverno (Latina) nel 1994. Ha frequentato il Master di scrittura di Rai Fiction ed è stata story editor presso la casa di produzione Cross Productions e la casa editrice 66THAND2ND, grazie alla quale ha esordito nel 2020 con il romanzo Adorazione, adattato a serie tv da Netflix. In occasione del grande successo del romanzo, l’istituto ha accolto la scrittrice con la cofondatrice della casa editrice 66THAND2ND Isabella Ferretti nell’auditorium “E. De Filippo” della scuola per un dibattito con gli alunni, inerente al libro, di cui sono state donate diverse copie agli studenti e alle studentesse del Fermi dal Comune di Montesarchio.

“Esistono molti generi di successo oggi che possono coesistere con la lettura dei classici (romance, fantasy, horror). La sfida di 66thand2nd è quella di trovare storie e voci che possano attirare i lettori più giovani, pur non appartenendo a quei generi molto caratterizzati. Adorazione di Alice Urciuolo è quel tipo di romanzo: si inserisce nella tradizione più classica della narrativa italiana ma per stile e contenuti è un romanzo innovatore. Quando Alice è arrivata in casa editrice con le prime cinquanta pagine di quello che sarebbe diventato il suo romanzo, abbiamo subito intuito di essere di fronte a una vera scrittrice, che aveva una storia da raccontare e sapeva come farlo”. Con queste parole Isabella Ferretti presenta la scrittrice. Ed ecco la scrittrice ai nostri microfoni.

DA DOVE NASCE IL TITOLO DEL LIBRO?

La parola sembra rievocare qualcosa di positivo ma per me ha un’accezione negativa che fa riferimento a titoli di giornale che trattavano della violenza degli uomini sulle donne almeno fino a qualche anno addietro. Per me Adorazione si riferisce ai ruoli di squilibrio nei rapporti fondati non sull’amore ma sul potere dell’uno sull’altro. Adorazione è tutto ciò che non è amore. Esaltare o venerare esageratamente l’altro è sinonimo di privare l’altro della sua libertà.

I GENITORI NON RIESCONO A CAPIRE CIÒ CHE SUCCEDE AI GIOVANI, COME MAI?

Spesso accadono due cose contemporaneamente, i ragazzi vengono infantilizzati su cose sbagliate e considerate piccoli adulti su cose sempre sbagliate. I genitori di Adorazione non sono mai cattivi genitori, anzi, “la cattiveria peggiore è la superficialità” come dice Lila dell’Amica Geniale. Il papà di Vanessa è una figura genitoriale positiva in quanto si libera della dinamica di incomunicabilità con la figlia, liberando di conseguenza anche Vanessa. Non ho mai scritto di questi in modo polemico, sicuramente all’epoca ero molto dalla parte dei ragazzi, forse ero anche un po’ arrabbiata e me ne sono resa conto guardando la serie: Per esempio, la madre di Diana ha un forte atteggiamento di protezione nei confronti della figlia.

L’ATTEGGIAMENTO DI ENRICO È STATO INFLUENZATO DAL CONTESTO FAMILIARE?

Nel romanzo dei genitori ne parlo come di persone normali. Non sempre chi ha la faccia da mostro compie azioni sbagliate, motivo per cui ci tenevo al fatto che Enrico provenisse da una famiglia normale. Nella serie sono state inserite delle caratterizzazioni: il padre è militare, la madre è molto succube del marito.

SI È ISPIRATA A PERSONE REALI PER I PROPRI PERSONAGGI?

Prima di scrivere mi ispiro a qualcosa da cui partire, poi si aggiungono altri elementi fino a che non riconosco più ciò che è propriamente mio. Ho sempre definito i miei libri biografie sentimentali.

LEI HA DETTO DI NON AVER SCRITTO IN PRIMA PERSONA LA SCENEGGIATURA DELLA SERIE, È COSÌ?

Si, sono stata proprio estranea. So anche che un libro adattato alla sceneggiatura cambia, ciò che funziona su carta non funziona nel cinema. Sapevo che Netflix voleva apportare delle modifiche, perché è così che funziona, ma con il mio romanzo non sarei riuscita a farlo e quindi ho lasciato fare però ovviamente poi ho letto tutte le sceneggiature.

QUANT’È IMPORTANTE NELLO SVILUPPO DELLE TUE STOREI RADICARLE IN QUELLA PROVINCIA?

Io vengo da un paesino in provincia di Latina, una delle città di fondazione, come quelli in cui è ambientata la serie. Quando ero piccola volevo scappare dalla mia città, volevo scrivere e sapevo che ce l’avrei fatta ma non avrei mai pensato di riparlare di questa città. Mi è sembrato interessante ambientarlo in questa città in quanto l’ambiente fascista e patriarcale poteva dare qualcosa in più a quello che stavo raccontando.

DA DOVE DERIVA QUESTA AUTENTICITÀ? COME SEI RIUSCITA AD INSERIRE UNA PROSPETTIVA COSÌ DAL BASSO, TEMI COSÌ IMPORTANTI RENDENDO TUTTO COSÌ NATURALE?

Sono passati un po’ di anni da quando ho scritto questo libro, dico sempre che non sarei più in grado di scriverlo di nuovo. Mi sentivo vicina alla mia adolescenza ma era passato anche abbastanza tempo da metabolizzare alcuni avvenimenti della mia vita e di quella delle mie amiche. Il mio lavoro di sceneggiatrice mi ha aiutato molto: ho lavorato alla serie Prisma per Amazon Video e Skam Italia per Netflix, che prende ispirazione da una serie norvegese. In quest’ultimo caso, per adattare una serie straniera al pubblico italiano, passavo i pomeriggi nelle scuole dove parlavo con i ragazzi che mi raccontavano un po’ della loro vita e di come si sentissero nella società di oggi, questo mi ha aiutato molto. È importante quando si tratta di adolescenti entrare nel loro mondo per poterli descrivere e raccontarli come persone.

NELLA SERIE SI NOTA COME OGNI PERSONAGGIO HA UN CARATTERE SPECIALE, COME HA FATTO A MATENERE QUESTA UNICITÀ?

Il destino dei personaggi. Questi avevano già un nucleo che è rimasto invariato ma molti personaggi sono entrati in un secondo momento, ad esempio Elena che è stata introdotta quando mi sono resa conto che la storia che stavo narrando riprendeva il tema di abuso di potere degli uomini sulle donne; altri invece hanno acquisito un’importanza che gli è stata conferita da altri personaggi.

UN MESSAGGIO PER NOI GIOVANI

“Si parla sempre del Sud come fanalino di coda del paese, anche nella lettura. L’incontro di oggi dimostra che non è così: la vostra attenzione, vivacità, intelligenza e interesse rispetto ai temi trattati vi rende protagonisti e artefici di un futuro diverso, anche grazie alla dedizione dei vostri insegnanti. Fatelo vostro e dategli forma! Siete già migliori di chi vi ha preceduto”.

La redazione di Notizie dal Faro ringrazia la scrittrice Alice Urciolo e l’editrice Isabella Ferretti per l’importante momento formativo condiviso, il Comune di Montesarchio nella persona dell’Assessore Marcella Sorrentino, la prof.ssa Anita Covino, animatrice culturale del nostro paese, la dirigente dott.ssa Pasqualina Luciano e tutto il Dipartimento di lettere per aver organizzato e realizzato questo prezioso incontro.

Articolo ed immagini a cura di Francesca Izzo e Letizia Pancione

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *