Una giovane vita spezzata dalla violenza
“Ma’ io scendo”, “Ok Sa’, non fare tardi”. Queste sono state le ultime parole che Santo Romano e la mamma si sono scambiati prima che lui andasse incontro al suo destino. La notte tra il 1 e il 2 novembre 2024 nelle strade di San Sebastiano una sera come le altre un ragazzo come noi, che stava uscendo con i suoi amici, ignaro di ciò che sarebbe successo, è stato ucciso da un suo coetaneo.
Il nostro istituto mercoledì 5 febbraio, presso l’Auditorium “Eduardo De Filippo”, ha avuto l’onore di accogliere la madre, Mena De Mare, e ascoltare la sua testimonianza e il suo pensiero sulla tragica situazione che l’ha colpita. All’incontro erano presenti numerose istituzioni e associazioni che hanno contribuito esprimendo il loro punto di vista e cercando di dare sostegno alla mamma, alcuni ragazzi hanno presentato monologhi, poesie e canzoni provando a trasmettere le emozioni che la vicenda ha suscitato in tutti noi studenti adolescenti. La professoressa Angela Rossi, ex docente del Fermi ora in pensione, ha evidenziato l’importanza della prevenzione attraverso l’educazione che deve iniziare dalle famiglie e deve estendersi nelle scuole. La madre Mena ha sottolineato quanto fosse importante la consapevolezza di una pena certa per chiunque commetta crimini. Attraverso le sue parole ha trasmesso la tristezza e il dolore di una mamma che, una sera come le altre, non ha sentito la porta aprirsi e non ha più visto il figlio rientrare da quella stessa porta: Santo non sarebbe più tornato a casa.
Nonostante il dolore lancinante che riaffiorava, la mamma di Santo ha esortato tutti noi ad ascoltare sempre gli avvertimenti che i genitori ci danno e a non sottovalutarli chiarendo il motivo della loro preoccupazione. Al termine del suo toccante discorso ha infine consigliato a noi ragazzi di allontanarsi da qualsiasi situazione che noi non condividiamo perché è meglio voltarsi e fare finta di niente ed essere addirittura definiti “stupidi” piuttosto che rischiare.
Successivamente c’è stato l’intervento del Comandante dei Carabinieri Virginia Coni che ha detto come lei, da rappresentante di legge, si senta sconfitta di fronte a questi episodi di cronaca e soprattutto non accetti che avvengano episodi del genere. Questo incontro, ha portato agli occhi di tanti ragazzi la testimonianza di un evento reale che, per quanto assurdo possa sembrare, avrebbe potuto coinvolgere chiunque di noi: chiunque, infatti, si sarebbe potuto trovare, al posto di Santo, nel luogo sbagliato al momento sbagliato.
Possiamo solo preservare la memoria e parlare di ciò che è stato per aumentare la consapevolezza dei rischi che esistono: “Santo Vive”.
Articolo e immagini a cura di Rossella Lanni e Giada Passariello