Il Brasile nel cuore e nell’anima

Avete mai vissuto un cocente inverno in cui il caldo avvolge i pensieri e il tempo sembra essersi assopito assieme al corpo nell’intenso torpore che permea le strade? No?

Forse perché non avete avuto la gloria di conoscere il Brasile in agosto, nel suo inverno.

Ebbene, io, Lucia, lo scorso 11 agosto mi sono inoltrata nel fervore iemale del Brasile, grazie ad Intercultura.

La prima settimana è stata un po’ dura, mi è sembrato di rivivere costantemente l’esperienza soprannaturale dell’infinito viaggio in aereo, della velocità e del movimento ostinato. È bastato poco, però, perché mi sentissi rimessa a me stessa e riscoprissi la mia anima.

Il Brasile mi ha accolta con la sua febbrile energia e si è aperto a me, tentando continuamente la mia curiosità e il mio stesso cuore con la sua passionevole magia.

Le persone, qui, ti entrano dentro facilmente, con i loro modi che appagano il cuore e lo scottano con viva e genuina felicità. Se qualcuno ti invita a casa sua, appena entrerai lo sentirai pronunciare una magica formula: “Fica a vontade”, che possiamo tradurre come “Sentiti libero”. Con poche parole rendono il loro luogo sicuro, il tuo luogo sicuro in cui, senza timori, puoi sentirti libero.

Le persone sono educate alla cura dell’altro e hanno il dono del conforto. L’ospitalità è una virtù profondamente radicata nelle loro anime e i loro sinceri sorrisi e le loro straordinariamente brillanti menti ti faranno sentire sempre al tuo posto. Qui non c’è la pressione di sentirsi inadeguati, ogni stretta di mano, ogni abbraccio, ogni bacio e ogni saluto, invitano ad esprimere la propria autenticità. Non sentirai mai di non meritare attenzioni e spazio. La stessa Terra ti richiama a sé come suo originale figlio, raccoglie il tuo spirito e ti riammette alla vita. Osservando l’alba qui in Brasile ti sentirai in totale comunione con la natura che ti abbraccia e si espande dentro di te: ti sembrerà di essere all’origine del mondo e di rinascere con questo. Passeggiare per le strade del centro di Goiânia (la mia nuova casa) è terapeutico, i cuori che amano e ricercano la verità e la varietà del mondo ne sono benedetti. Nel centro sarà facile perdersi mentre si osserva l’incanto di un piccolo angolo e ritrovarsi, poi, nelle fitte trame di storie raccontate dalle crepe di un edificio o dalle rughe di un passante. I colori e il movimento di questo posto ti rapiscono i sensi e ogni persona sembra scavarti dentro. Ogni cosa qui ti costringe ad esplorarti ed esporti, ti sussurra amore e ti grida libertà. Dopo pochi giorni qui ti sembrerà di aver appena imparato a respirare, la vibrante e violenta aria ti inonderà i polmoni elevandoti alle più nobili passioni.

La storia di questo popolo è così forte e coraggiosa e conoscerla mi ha permesso di raggiungere e scoprire nuovi lati della mia coscienza. Dopo solo due mesi qui mi sento ricca e migliore. Ho aperto interamente il mio cuore a ogni impetuosa e rovente emozione che questo posto riesce quotidianamente a regalare; il mio animo è stretto e beato tra passione e lotta. La compagnia delle care persone che ho avuto il privilegio di conoscere a scuola mi nutre e riempie, sento lo spirito dissetato e disteso come mai prima d’ora.

Sono estremamente grata al destino che mi ha condotta qui e sono pronta per continuare questo viaggio di scoperta e “sperimentazione del proprio io”, per accogliere il Brasile in ogni piega del mio essere.

Vi lascio le parole di cui Lucio Battisti è stato interprete proprio dopo un catartico viaggio in questa calda terra:

“Anima, alzati, apriti

Abbracciala, abbracciali, abbracciati”

Até mais!

Articolo e immagini a cura di Lucia De Lucia

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