La volpe del tennis

Meglio di qualunque record, titolo o vittoria, la più grande impresa di Jannik Sinner è quella di essere riuscito, con la sua semplicità, a unire un intero Paese.

Quello che ha combinato Jannik Sinner in ATP è qualcosa di cui, forse, nemmeno lui si rende conto. Dico forse perché nessun ragazzo normale di 22 anni riuscirebbe a mettere insieme con lucidità tutti i pezzi di un puzzle azzurrissimo. Ma è evidente che Jannik, per quanto continui a definirsi così, sia ormai tutto tranne che un ragazzo normale.

Una cosa è certa, Jannik Sinner è riuscito a far appassionare al tennis milioni di telespettatori, trasformando il Pala Alpitour in una vera e propria eccellenza mediatica, ma la chiave del suo successo è sempre stata la sua estrema dedizione alla sua grande passione, infatti, lui stesso racconta: “Per il tennis sono andato via di casa a 13 anni. Mi dà emozioni positive e negative, gioie e dolori. Mi dà tutto. Respingo il concetto di essere un’azienda: il mio pensiero non è il fatturato, non sono mai i soldi. Se lo fossero giocherei sempre, accetterei le esibizioni, non prenderei pause. A me al contrario interessa alimentarmi bene, dormire le ore giuste, mangiare a casa ogni volta che posso, farmi trovare in campo pronto la mattina dopo, pronto a migliorare”.

Parte di questa lunga scalata siamo anche noi che giorno dopo giorno seguiamo e supportiamo “Fox” e tra i vari fan si sono distinti i Carota boys. Ma chi sono esattamente? I Carota Boys sono sei amici di Revello, in provincia di Cuneo, appassionati di tennis e grandi tifosi di Jannik Sinner. L’idea di seguirlo durante i suoi incontri con l’originale travestimento da ortaggi non ha niente a che vedere, però, con il colore dei capelli di Jannik Sinner, ma è venuta ai sei amici durante una partita del torneo di Vienna del 2019, in cui il tennista italiano, durante una pausa del match, aveva mangiato una carota, anziché la classica banana o la barretta proteica. Ecco il perché della scelta del coloratissimo ortaggio.

Abbiamo, però, omesso un dettaglio, il tennis non è stato la prima scelta di Sinner. Vivendo in montagna, Jannik inforca gli sci a 4 anni e a 10 è già una promessa dello Slalom gigante, un piccolo Gustavo Thoeni. Con un hobby: il tennis che ad oggi è diventato il suo lavoro!

Jannik è sicuramente competitivo, ma allo stesso tempo dotato di un grande cuore e spesso ogni avversario per lui è allo stesso tempo anche un amico: sono infatti divisi dalla competizione, ma uniti dall’amicizia, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, compagni di allenamento e protagonisti di una rivalità che sembra ormai destinata a durare nel tempo.

A soli 22 anni è già nella top 10 dei tennisti migliori al mondo e secondo Alcaraz nel 2024 diventerà primo al mondo, voi cosa ne pensate?

Articolo e immagini a cura di Emma Damiano, Federica Cecere e Sabrina Maione

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