90 secondi alla fine
Nel 1947, all’alba della rinascita dalla seconda guerra mondiale, la rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago annuncia il Doomsday Clock…si precipita di nuovo in una voragine infernale.
A controllare la scansione del tempo, l’orologio del Giorno del Giudizio ci informa di una futura apocalisse che annienterà la vita umana. Il portale è stato ideato da un gruppo di scienziati atomici, tra cui figura Albert Einstein, cimentatosi nel progetto Manhattan, per sviluppare le prime armi nucleari al mondo.
L’orologio dell’apocalisse nacque allo scopo di incutere paura in relazione alla sicurezza globale e allo sviluppo dell’umanità, e per generare inquietudine nell’uomo.
Il bollettino del 2023 è arrivato: le lancette segnano esattamente 90 secondi alla mezzanotte simbolica della fine del mondo, probabilmente 30 anni. L’uomo avrebbe a disposizione questo arco temporale per salvaguardare il pianeta da una possibile catastrofe derivante dall’utilizzo delle armi nucleari e il cambiamento climatico. A spostare le lancette sono un consiglio di esperti, ad oggi formato da ben 10 premi Nobel, che regolano tale scansione sulla base dell’azione umana.
Tra la paura che ha già investito qualche animo fragile e la fermezza dei più coraggiosi, tu cosa credi, è pura manipolazione o vero terrore?
Articolo e immagini a cura di Miriam Vernillo e Veronica D’Alessio