No al bullismo e al cyberbullismo!

Non essere vittima di bullismo in silenzio. Non permettere che facciano di te una vittima. Non accettare la definizione di nessuno sulla tua vita, definisci te stesso.

(Harvey Forbes Fierstein)

 

Sotto il nome di bullismo rientrano tutta una serie di comportamenti violenti, aggressivi ed intenzionali, che avvengono in modo ripetuto nel tempo, da parte di uno o più soggetti, i cosiddetti “bulli”, nei confronti di un’altra persona “la vittima” che per timore o per paura non è in grado di difendersi da sola. Questo fenomeno è ormai all’ordine del giorno e questo fatto costituisce un dato molto allarmante per la nostra società in cui si sviluppa facilmente prepotenza, prevaricazione e violenza, non solo fisica ma sotto varie forme. Oltre al bullismo fisico, si verifica sempre più anche il bullismo verbale: offese, insulti per delle caratteristiche fisiche come il peso, il colore della pelle, o personali contro credenze religiose o culturali o contro orientamento sessuale. Questo tipo di violenza non lascia segni fisici ma profonde lacerazioni nell’animo, che possono portare per la vittima gravi conseguenze anche sul piano psichico. A tutto questo si aggiunge poi il bullismo sociale, ossia l’esclusione della vittima dall’ambiente sociale del gruppo o la condivisione di immagini e informazioni che le possano nuocere. Da questa forma di violenza è nata di recente un’altra tra le forme di bullismo più diffuse: il cyberbullismo, che si manifesta con telefonate, video effettuati contro la volontà del soggetto ripreso e poi diffusi sui social, commenti dispregiativi, sprezzanti e violenti. A tale violenza però non contribuisce solo il bullo ma anche coloro che assistono a tali scene e non fanno nulla per cambiare la situazione. “Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni”, come affermava Martin Luther King questo dato è molto grave, c’è bisogno dell’aiuto di tutti, bisogna sensibilizzare su tale tematica ogni giorno, stare vicino a queste persone, aiutarle e far capire loro che nonostante tutto si può uscire da questo tunnel e tornare a vivere.

In tal senso è stata istituita la Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, col simbolo del nodo blu, che richiama l’impegno di tutte le scuole d’Italia schierate contro tali fenomeni. Anche la nostra ha a cuore la sensibilizzazione su tali tematiche e per questo motivo sono stati organizzati una serie di incontri con esperti quali il professore Raffaele De Luca Picione, dell’Università Giustino Fortunato e il webinar col Vice ispettore Francesco Visalli in modo da capire, agire e soprattutto prevenire tali fenomeni.

Le classi del biennio si sono collegate dalle proprie aule seguendo la storia di vari ragazzi vittime di bullismo e cyberbullismo, tra cui Marika, una ragazza dislessica di 14 anni, la cui storia fa parte del libro Cuori Connessi, quarto volume della collana omonima, curata da Luca Pagliari su iniziativa della Polizia di Stato.

E ancora: diverse interviste a studenti e studentesse di due scuole superiori di Forlì e Catania che hanno fornito il loro punto di vista sulla problematica, sottolineando l’importanza di sensibilizzare gli adolescenti in merito.

Alla fine dell’incontro è intervenuto anche l’atleta Marcell Jacobs, velocista italiano, campione olimpico, che ha condiviso con la platea studentesca le sue paure e i suoi problemi di autostima, legati a discriminazioni per il colore della sua pelle, invitando tutti a lavorare sulla fiducia in se stessi per affrontare gli ostacoli connessi alle difficoltà di inclusione.

Articolo e immagini a cura di Annamaria Principe

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