Culture a confronto: dall’Europa al Fermi
Ancora una volta il nostro liceo ha aderito al progetto Erasmus+ e in questa settimana siamo proprio noi ad ospitare i corrispondenti esteri provenienti da tutta l’Europa. I ragazzi sono infatti originari di ben 4 paesi dell’Unione Europea, cioè Francia, Germania, Romania e Grecia, e durante il loro soggiorno a Montesarchio avranno l’occasione di scoprire il nostro territorio attraverso il tema della mobilità di quest’anno: l’architettura dei luoghi di culto, i canti e le tradizioni popolari, coordinata dalla funzione strumentale, la prof.ssa Nicolina Quarantiello, coadiuvata dai docenti Bianca Maria Ambrosino, Maria Assunta Della Pietra, Enza Biasco e Armando Catauro. Il progetto, incentrato sugli usi e costumi tradizionali popolari dei vari Paesi partecipanti, ha lo scopo di far comprendere le differenze culturali tra i vari popoli per migliorarne la conoscenza reciproca e la convivenza pacifica.
Purtroppo, per via della pandemia Covid-19, la prima parte del progetto si è svolta online, e in quel periodo i ragazzi hanno realizzato un libro di ricette tradizionali e un magazine digitale. Durante la mobilità italiana, gli obiettivi sono promuovere il patrimonio culturale immateriale (tradizioni, usi e costumi, folklore, lingua, stili di vita) e quello tangibile (monumenti ed edifici). I ragazzi avranno, in questa entusiasmante settimana, l’opportunità di conoscere i canti, le tradizioni e gli stili di vita dei loro corrispondenti, e sono in programma per loro visite in cui lavoreranno con la ceramica e visiteranno luoghi d’interesse del nostro territorio come i monumenti e i musei di Benevento o la parte storica di Montesarchio.
Abbiamo inoltre personalmente incontrato i ragazzi e i docenti partecipanti al progetto Erasmus+ e abbiamo chiesto loro quale sia stato il primo impatto con l’Italia e cosa si aspettano da questa esperienza. L’opinione generale dei ragazzi è più che positiva ed il loro primo impatto, ci raccontano, è andato più che bene. Sono tutti emozionati di essere in Italia e non vedono l’ora di visitare il territorio e divertirsi insieme, e come ci dice Christos: “L’Italia è davvero bellissima, mi piace molto, soprattutto credo che stare per un po’ in questo piccolo paese possa aiutarmi a capire ancora meglio i costumi degli italiani. Se potessi resterei di più.”
Ci hanno detto che anche la struttura della nostra scuola è molto diversa dalla loro, più grande secondo alcuni, meno moderna secondo altri, ma piena di persone simpatiche che li hanno già fatti sentire a loro agio. Markus, dalla Germania, ci ha parlato delle differenze che ha notato finora: “Non trovo grandi differenze tra come vivono gli italiani e come vivono i tedeschi, ma ho notato immediatamente che gli edifici tedeschi sono più moderni rispetto a quelli che ho visto”, ed anche Christiana, dalla Romania, si è espressa a riguardo: “Per ora trovo lo stile di vita italiano diverso dal rumeno, ma sono felice di ciò perchè mi permetterà di capire meglio la vostra cultura.”
L’ostacolo della lingua non sembra essere stato un problema per i ragazzi, che sono subito riusciti a parlare fra loro, come ci ha detto anche una delle studentesse francesi, Azisyl: “Sto comunicando facilmente e devo dire che gli studenti italiani hanno un’eccellente padronanza delle varie lingue. Il clima è molto caloroso e spero non sia l’ultima volta che visito l’Italia”.
Progetti come questi arricchiscono sicuramente gli studenti, infatti uno dei docenti francesi, il prof. Alain Gaudin, afferma: “Penso che il punto focale di questa opportunità offerta ai ragazzi sia capire che per quanto ci siano molte diversità tra un Paese e l’altro, queste non devono essere un ostacolo, e dovrebbero anzi incuriosire la gente a conoscere, a visitare e a scoprire cosa c’è oltre il loro piccolo mondo. Sono molto emozionato per i ragazzi, vedo che si stanno ambientando bene e sono certo che questa non sarà per loro l’ultima visita in Italia.”
In bocca al lupo e buon divertimento sia ai nostri ragazzi che agli studenti stranieri calorosamente accolti dal Fermi di Montesarchio!
Articolo e immagine a cura di Ida Pagnozzi e Carmen Campanile