Cultura al Fermi
Durante il mese di maggio la nostra scuola, visto il successo della prima edizione, ha proposto per il secondo anno l’iniziativa del “Maggio della cultura” con un programma di incontri con autori, accademici e professionisti al fine di ampliare la cultura degli studenti. Questo progetto è un ampliamento della campagna “Maggio dei Libri”, nata nel 2011 per avvicinare i ragazzi al mondo della lettura. Il nostro istituto ha ospitato esperti di filosofia, letteratura, lingue straniere, sport e ambiente.
Tra gli autori di quest’anno: Marino Niola con Elisabetta Moro, Pino Imperatore, Francesco Casaburi, Domenica Di Sorbo, Costantino Massaro, Lana Saric, tra gli esperti di lingue straniere: per l’inglese Richard Harrison, per il francese Catherine Matelot, per il tedesco Rüdiger Schärp, ancora per la tutela e promozione del territorio Ferdinando Creta e Camillo Campolongo; in chiusura una simpatica giornata dedicata allo sport, che ha visto i nostri docenti sfidare noi studenti in tornei di pallavolo.
Gli eventi si sono svolti in Auditorium o in videoconferenza o in palestra, dove le classi hanno incontrato gli autori e gli esperti, che, dopo aver introdotto il tema della giornata, hanno lasciato spazio alle domande di noi alunni creando un momento di confronto, foriero di crescita personale e formativa.
Ma perché promuovere lo sviluppo della cultura? E perché questa è così importante?
Un mondo senza cultura sarebbe un posto dove ognuno potrebbe imporre le proprie idee e gli altri, non possedendo un’adeguata dose di conoscenza, potrebbero solo accettare passivamente le opinioni altrui. La cultura permette di poter avere un punto di vista personale e di non farsi condizionare, ecco perché nei regimi dittatoriali i primi ad essere messi a tacere sono gli intellettuali.
Fortunatamente oggi la formazione è accessibile a tutti, cosa che fino a qualche secolo fa era impensabile, visto che potevano essere istruiti solo gli uomini per trovare lavoro e mantenere la famiglia. Ancora oggi molti sottovalutano la sua importanza, in quanto riesce ad aprire la mente e ampliare gli orizzonti degli uomini, rendendoli liberi.
La cultura è libertà, chi la possiede può ritenersi indipendente e vivere con la consapevolezza di non poter essere manipolabile, ma comunque disposto ad ascoltare delle opinioni diverse dalle sue che possono, in ogni modo, arricchire il proprio bagaglio culturale.
Articolo e immagini a cura di: Anna Maria Esposito, Elisa Gravino, Marro Filomena