I colori dell’Ucraina al Fermi
È da ormai più di un mese che il presidente russo Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina, rivendicando la sua dittatura su questo grande Paese che ha significato tanto per la Russia nell’ex Unione Sovietica. Il clima di guerra, soprattutto grazie ai social media, si è diffuso rapidamente ed è entrato con facilità nella nostra quotidianità, tanto che ci siamo quasi abituati a questo nuovo conflitto. Noi, come studenti del Fermi ma anche come cittadini consapevoli e contrari a questa inammissibile guerra, abbiamo coinvolto due studenti del nostro Istituto che hanno origini ucraine e che hanno vissuto e stanno vivendo duramente, più di tutti, questa tragica e surreale situazione.
Floriana Varrecchia per metà ucraina, vive in Italia dalla nascita, sente forte il legame con la terra materna, terrorizzata dalla guerra, ricorda con tenerezza i luoghi dove ha trascorso parte della sua infanzia.
Oleksandr Zakharchuk originario dell’Ucraina, vive in Italia da 14 anni, frequenta il nostro liceo da quattro, capelli scuri, occhi chiari che tradiscono la preoccupazione e l’amore per la sua terra d’origine.
Floriana Varrecchia di IV*I e Oleksandr Zakharchuk di IV*D raccontano ai microfoni del faro la loro percezione della guerra.
Da quanto tempo vivi in Italia?
Floriana – Io vivo in Italia da 18 anni, praticamente da quando sono nata, è il mio paese natale
Oleksandr – Ormai da 14 anni, sono arrivato in Italia all’età di tre anni.
Da quanto tempo manchi in Ucraina?
Floriana – Manco in Ucraina dal 2019, l’anno prima della pandemia, negli anni successivi non è stato possibile viaggiare a causa del Covid e subito dopo è scoppiata la guerra.
Oleksandr – Non vado in Ucraina da due anni a causa del covid-19, prima avevo l’abitudine di trascorrere lì ogni mia estate per stare con i miei cari. Sarei dovuto tornare quest’estate, ma purtroppo è scoppiata la guerra.
Che rapporti hai con l’Ucraina? E con la Russia?
Floriana – Il mio legame con l’Ucraina è forte, mia madre è ucraina e parte della mia famiglia vive lì. Fino a qualche anno fa vi trascorrevo tutta l’estate, da luglio ad agosto. Nel 2014 Putin voleva prendersi la Crimea, cominciarono i primi conflitti e per qualche anno abbiamo preferito non andare, siamo ritornati poi nel 2019, prima della pandemia. Con la Russia non ho rapporti diretti, nel senso che io la considero come tutti gli altri Stati del mondo, nonostante fossi a conoscenza dell’efferatezza del loro capo di Stato e di tutti i conflitti in atto.
Oleksandr – Sono originario dell’Ucraina, avrei tanto voluto sostenere il mio popolo e andare in guerra, ma mia madre non me l’ha permesso poiché è molto spaventata. Con la Russia non ho nessun rapporto, non considero il popolo russo colpevole e non ho un giudizio negativo verso di loro, sia il popolo ucraino che quello russo sono solo vittime.
Come stai vivendo questa guerra?
Floriana – Mi tengo informata quotidianamente sulle notizie riguardanti il conflitto. Non la sto vivendo in prima persona ma sicuramente questo non è uno dei momenti migliori della mia vita. I primi giorni sono stati veramente uno shock per me: vedere tutte queste immagini che raffigurano luoghi bombardati, gente colpita. La prima immagine che ho di questo conflitto è quella di una donna con il capo fasciato e pieno di sangue: è stato veramente terribile. Avevo molta paura per i miei parenti che, per fortuna, non abitano al confine russo ma al confine polacco. Di conseguenza per loro è stato anche abbastanza semplice lasciare l’Ucraina. Ora le notizie sulla guerra sono diventate un’abitudine, però sono molto colpita nel vedere che un Paese fiorente come l’Ucraina, venga distrutto e che vengano uccise molte persone innocenti. Spero vivamente che si risolva nel migliore dei modi e il più presto possibile. Io in Ucraina ho bei ricordi e vedere i luoghi in cui ho trascorso la mia infanzia straziati, è inaccettabile. La guerra, i bombardamenti stanno cancellando tutto.
Oleksandr – Ciò che sta facendo Putin è totalmente vergognoso, è impensabile che l’uomo nel 2022 sia lo stesso di secoli e secoli fa. Per colpa sua e delle sue idee da tiranno molte persone tra cui bambini, donne e uomini stanno soffrendo e sono continuamente a rischio; vivono nella paura e nel terrore. Molti sono morti.
La pandemia ha portato diversi problemi, soprattutto a noi ragazzi: ci ha tolto e ci sta togliendo gli anni migliori della nostra vita. Adesso con la guerra ci saranno danni irreversibili. Sono sicuramente molto preoccupato ma soprattutto spaventato per quello che sta accadendo a mia nonna e a tutte le persone a me care che si trovano lì, ho tanta paura di perderle. Ogni giorno li sento e so che vivono nei sotterranei per difendersi dai continui attacchi, restando per giorni senza acqua e luce.
Cosa consiglieresti a chi come te ha parenti in Ucraina?
Floriana – Consiglio di aiutare tutti i cittadini dell’Ucraina in qualsiasi modo, di mandare provviste, farmaci e tutto ciò di cui hanno bisogno. Inoltre, consiglio di aiutarli a trovare un modo per scappare e raggiungere la propria famiglia. Sono consapevole che non è un viaggio semplice perché non si possono prendere aerei, ma bisogna passare il confine camminando. È un viaggio molto stancante e faticoso.
Oleksandr – Sicuramente non bisogna restare indifferenti; bisogna sostenersi anche a distanza e dare una mano economicamente o regalando cibo, vestiti e tutto il necessario per far sentire almeno la nostra vicinanza.
Cosa pensi di Putin?
Floriana – Non odio la Russia, ma odio chi è al governo. È lui che sta scatenando questa guerra per la sua follia, uccidendo milioni di civili e soldati, dividendo le famiglie perché gli uomini non possono lasciare il Paese e sentono il dovere di combattere per difendere la propria terra. Quando ero più piccola, non capivo molto bene la situazione tra i due Stati, ma ricordo che in Ucraina si usava la carta igienica con la faccia di Putin. Con il tempo ho capito che egli non era ben visto dagli ucraini, a cui ha fatto sempre del male.
Oleksandr – Non ho mai seguito la sua politica ma per quanto mi riguarda sicuramente non la condivido e ho una visione totalmente negativa di lui.
Come pensi possa risolversi questo conflitto?
Floriana – Non penso che questa guerra si risolverà presto e sono anche convinta che non si risolverà nel migliore dei modi. È un conflitto originatosi nel 2014 e inizialmente riguardava solo una parte dell’Ucraina. Adesso la situazione si è estesa a tutto il territorio e questo vuol dire che Putin non rinuncerà mai all’Ucraina. Allo stesso tempo gli ucraini non rinunceranno mai alla loro libertà e non vogliono sottomettersi a Putin. Ci sono moltissimi video che mostrano il popolo che urla contro i militari russi e salta sui carri armati. È evidente che si ribellano sia i popoli già invasi dai russi che non. Alla fine penso che la Russia non riuscirà ad inglobare l’Ucraina perché è proprio il popolo che si rifiuta di sottostare al dominio di Putin.
Oleksandr – Come in ogni conflitto, le cose si risolvono solo quando si arriva a compromessi da entrambe le parti.
Che messaggio vuoi lasciare ai nostri lettori?
Floriana – Nel vostro piccolo siate solidali e cercate di aiutare questo popolo in difficoltà, perché ne ha tanto bisogno.
Oleksandr – Non credete mai alle apparenze. In queste circostanze ho capito che bisogna sempre cercare di aiutare il prossimo e chi è in difficoltà; le cose accadono da un momento all’altro e potremmo ritrovarci anche noi in una situazione così, poiché l’uomo, come stiamo provando, non ha imparato nulla dai libri di storia.
Articolo e immagini a cura di Irene Russo e Valeria Melillo