Morena Cecere
Morena Cecere, assessore alla Cultura, al Turismo, agli Eventi e alla Promozione Culturale del Comune di Montesarchio, ex alunna del nostro liceo, segno zodiacale Gemelli, donna brillante, ama il suo territorio al punto da dedicarvisi a tempo pieno e sempre con passione.
Quale è stato e come è stato il percorso per ricoprire questo ruolo?
Ho frequentato il vostro liceo – l’istituto Fermi – e poi ho continuato il mio percorso di studi nel campo letterario, ho una laurea in Lettere, Arte, Musica e Spettacolo. Ho iniziato il mio percorso in politica nel 2018. È stata una nuova avventura per me, la prima nel mondo della politica. L’amore per il territorio, la voglia di mettermi in gioco per il mio paese hanno costituito la spinta ad approcciarmi a questo nuovo mondo. Il percorso non è stato semplice, ma la passione e la determinazione mi hanno portato a realizzare importanti obiettivi e progetti.
In cosa consiste il suo lavoro?
Sono assessore alla cultura, al turismo e agli eventi e beni culturali. Mi occupo del comparto della valorizzazione e promozione del territorio, inteso nel senso stretto del patrimonio culturale, quindi i siti di interesse storico, artistico, principalmente il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino diretto da Vincenzo Zuccaro. Nell’ultimo periodo ho attenzionato anche dei nuovi siti culturali intorno ai quali presto sarà organizzato un vero e proprio circuito turistico e culturale. Con il contributo del Direttore del patrimonio artistico del comune di Montesarchio, Ferdinando Creta, attraverso l’assessorato, svolgo principalmente un’azione sia di valorizzazione dei siti culturali noti che di promozione di quelli meno noti, quindi un’azione di divulgazione di quelle che sono le nostre bellezze, per suscitare nuovi interessi nei confronti del territorio. Oltre agli eventi, porto avanti iniziative di sensibilizzazione verso tematiche importanti e svolgo un lavoro sinergico con le altre realtà del territorio, come le associazioni e le scuole. Dopo anni di intenso e appassionato lavoro comincio a raccogliere risultati belli, che sono un vero e proprio stimolo a progettare ancora tanto da realizzare sul nostro territorio.
Come concilia lavoro e vita privata?
La chiave è la continua ricerca di equilibrio, per coniugare le esigenze dell’impegno politico con la mia vita privata. Questa ricerca costante di bilanciamento è sicuramente agevolata dal supporto fondamentale della mia famiglia e dei miei affetti più cari, che sono la fonte della mia forza e il mio sostegno. Inoltre, provo sempre a trasformare le mie passioni e l’entusiasmo di cittadina attiva in un continuo percorso esperienziale che è il valore aggiunto al mio impegno politico.
Ha mai subito discriminazioni in quanto donna nel suo percorso?
Discriminazioni fortunatamente no, quello che in alcuni casi è stato un po’ difficile è far arrivare, insieme all’involucro, il contenuto. Questo capita sia con altre donne, in forma un po’ di preconcetto, sia con alcuni uomini, che vedono in modo più lampante l’aspetto esteriore. Fortunatamente quando c’è un carattere forte, una mentalità aperta, dopo il primo approccio si riesce a scorgere altro, ciò che conta. In questo percorso ho la fortuna di lavorare a stretto contatto con donne e uomini che rispettano la persona e non l’essere uomo o donna. Questo non significa che negli ambienti lavorativi non ci sia questa forma di discriminazione, anzi, non è sempre facile per le donne approcciarsi con semplicità, ma tanti passi avanti sono stati fatti. Quello che è importante – secondo me – è allenare soprattutto le nuove generazioni al rispetto della persona, perché se rispetti l’altro è tutto più naturale e più semplice; bisogna capire che le persone vanno rispettate nel loro essere e le donne hanno il diritto di affermare le proprie capacità e di realizzare i propri sogni tanto quanto gli uomini. Questi sono i diritti delle persone.
Ha avuto un’altra donna a cui si è ispirata e/o a cui si ispira?
Di donne che ammiro ce ne sono tante, a carattere culturale, ma quella a cui mi rifaccio spesso nella vita, forse non sarà un personaggio tanto noto, ma è il mio punto di riferimento: mia nonna materna, con la quale ho un legame viscerale. Mi ha cresciuta e al contempo ha sostenuto una famiglia con tante difficoltà. Mi ispira tutti i giorni per il suo coraggio e la sua determinazione. È il coraggio di affrontare le difficoltà della vita di tutti i giorni con forza e umiltà la chiave del successo, senza dubbio. Quando penso all’essere donna, io penso al grande amore che mi ha saputo dare. Mi ha insegnato che bisogna sempre alzarsi durante le sconfitte e quando ci sono problemi. Lei per me è la donna per eccellenza.
Come vede la donna nella società di oggi?
Oggi le donne hanno sicuramente raggiunto tanti traguardi e le conquiste sono state notevoli, il cammino da fare è ancora lungo. Se penso alla violenza che tante donne sono costrette a subire, un tema tristemente attuale, o anche alla discriminazione, non possiamo affermare di aver raggiunto quello che in una società civile ed evoluta dovrebbe essere naturale. Finché ci saranno episodi di violenza bisognerà sempre lottare per distruggere questi comportamenti. Purtroppo anche l’emergenza sanitaria non ha contribuito, spesso vivere sotto lo stesso tetto, con la costrizione di restare a casa, ha portato un aumento degli atti di violenza.
Ha ancora senso nel 2022 parlare di festa della donna?
È importante avere delle ricorrenze, dei momenti canonici in cui riprendere determinate tematiche. Bisogna vivere la festa della donna come una giornata di sensibilizzazione, anche se dovremmo vivere tale festa tutti i giorni, e tener conto del ruolo della donna non solo una volta l’anno, ma sempre, in quanto la donna è mamma, è figlia ma anche donna che lavora, donna in carriera. Ha tanti volti e contribuisce alla bellezza del mondo e, così come è importante ricordarlo in un particolare giorno, è fondamentale tenerne conto tutti i giorni.
Quale messaggio vuole lasciare alle giovani donne?
A me piace dire alle giovani donne di credere in loro stesse e nei loro sogni senza porsi limiti, perché la vita è un dono prezioso e noi donne dobbiamo credere nei sogni e decidere cosa costruire nella nostra vita, batterci sempre per realizzarli senza porci limiti.
Annamaria Principe ed Irene Russo