Il mondo dei fantagiochi
Un fenomeno che sta spopolando tra i giovani è quello dei “Fantagiochi”: tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta il termine Fantacalcio, anche se sono sempre più i “fanta” di cui si parla. Questo fenomeno nasce all’inizio nel mondo dei “fantasport”, ovvero quei giochi in cui si creano squadre virtuali con sportivi reali, partecipando così a campionati paralleli a quelli ufficiali, allo scopo di conquistare punti basandosi sulle prestazioni dei giocatori scelti nella propria “fantasquadra”. Ciò riguarda vari sport, ma il più conosciuto è di certo il Fantacalcio: ogni anno sono molti i giovani e non che partecipano, vedendolo come un mezzo per mettersi alla prova come “fantallenatori”.
Tuttavia, negli ultimi anni, il format si sta adattando ad altre situazioni reali, quali il mondo della tv e della scuola: Fantasanremo e Fantaprof sono due dei tanti esempi dell’adattamento del fantastico alla realtà, dell’integrazione dell’intrattenimento interattivo al mondo reale.
Il Fantasanremo è stato realizzato in occasione del Festival canoro ufficiale, che per tradizione noi italiani seguiamo ogni anno, tenutosi durante la prima settimana di febbraio. Ciò ha comportato la formazione di oltre cinquecentomila squadre per il Fantasanremo, a differenza dello scorso anno, quando ce ne sono state solo cinquantamila. Un fattore che ha contribuito al raggiungimento di tali numeri è stata certamente la partecipazione alla gara di molti cantanti seguiti dalle nuove generazioni, quali gli stessi vincitori Mahmood e Blanco. Il punteggio, suddiviso in bonus e malus, consisteva non solo nella posizione in classifica, ma anche nelle azioni compiute dall’artista. Tra queste ricordiamo quelle riguardanti i capi indossati, le esibizioni particolari, l’esclamazione di determinate parole …
Il successo del gioco ha determinato la diffusione di questo format anche ad un ambito a noi caro, quello scolastico, con la tendenza del momento tra noi studenti: il Fantaprof! Questa “fantacompetizione” è diventata virale tra i giovani nel giro di pochi giorni, attraverso la piattaforma TikTok. L’idea è nata da tre ragazzi di Roma, che insieme hanno creato l’intero regolamento e lo hanno fatto circolare in rete. È stata subito vista come un’idea simpatica ed originale, e in molti ne hanno approfittato per rendere più divertenti le giornate scolastiche.
Ma cos’è di preciso il Fantaprof? Per partecipare, bisogna creare una squadra con quattro professori, avendo a disposizione un preciso numero di crediti, come accade per tutti gli altri fantagiochi. Bisogna poi basarsi sui bonus e i malus e, dopo un certo periodo di tempo, osservare chi ha totalizzato il punteggio più alto. Anche nel nostro istituto si è diffuso questo gioco, infatti la particolarità sta proprio nel poter personalizzare le regole di attribuzione dei punti in base alla circostanze e alle peculiarità presenti nelle diverse classi.
Alcuni esempi di bonus sono: l’assenza di un insegnante, la risata o la visione di un video, ma sono presenti anche alcune azioni improbabili, che garantiscono un punteggio elevato, come una capriola sulla cattedra. Parlando invece dei malus, ovvero le azioni che comportano una diminuzione di punteggio, ritroviamo decisioni spiacevoli, quali mettere una nota, o errori, come sbagliare il nominativo di un alunno, o addirittura litigare con un allievo …
In conclusione, si può dire che i fantagiochi presentano vari aspetti positivi, ma tra questi il più importante è il senso di unione che si va a creare tra chi gioca. In particolare, nel Fantaprof è interessata l’intera classe, riuscendo dunque a coinvolgere tutti, diventando uno strumento adatto a far riavvicinare ragazzi e ragazze dopo il difficile periodo di lockdown e quarantene, che avevano invece portato ad una diminuzione della socializzazione all’interno della classe.
Nel video i creatori del Fantaprof!
Articolo, immagini e video a cura di Giada Mainolfi, Dario Gallo e Francesca Cecere